Descrizione
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Il nome “Vallo” deriva fake watches dal nome del fossato irto di pali acuminati, il vallum. L’idronimo Nera, relativo al fiume, è stato aggiunto nel Novecento. Il borgo fu abitato fin dai tempi più remoti. Agli inizi del III secolo a.C., dopo la conquista romana, l’ukar, antica arce umbra divenne un uicus fortificato a difesa dell’importante via di comunicazione che segue il corso del fiume Nahar, l’attuale Nera.
Nel IV secolo, la curtis longobarda di Vallo apparteneva al ducato di Spoleto ma, nel 757, entrò a far parte del vasto territorio soggetto al gastaldo di Ponte. Nel secolo XII, il colle era chiamato “di Flezano”. Ai tempi di Federico II il Castrum Valli era parte dei domini imperiali soggetti a Corrado di Urslingen, duca di Spoleto. Nel 1198, Vallo di Nera entrò a far parte dei domini della Chiesa. Agli inizi del Duecento l’assetto urbanistico di Vallo, chiuso nella cinta turrita, assunse la fisionomia che ancora oggi lo contraddistingue. Pastorizia, allevamento, agricoltura e pesca erano le principali attività economiche del secolo XIII che tuttora persistono.
Il castello conserva ancora il cassero, buona parte della cinta muraria (la Carbonaia) e la possente torre (lu turrione) munita di mensoloni e caditoie da cui gli assediati facevano piovere pietre e olio bollente. Le porte di accesso al castello, ancora visibili, sono: Porta Ranne e la porta doganale, Portélla. Lo stemma del castello un tempo recava l’immagine di San Giovanni Battista, patrono del paese; dal 1881, con l’unificazione di Vallo, Paterno e Meggiano in un unico comune, mostra una fortificazione sovrastata da tre torri.
Sul punto più alto di Vallo di Nera, domina la Chiesa di San Giovanni, patrono del paese. Eretta agli inizi del Duecento, presenta una facciata a cortina in pietra levigata che fa corpo unico con il campanile a vela di stile romanico. Nell’abside e all’interno della Chiesa importanti affreschi di Jacopo Siculo. Da visitare, adiacente le mura di cinta del borgo, la Chiesa di Santa Maria Assunta, del XII secolo. Ritenuta scrigno di arte sacra medievale, contiene al suo interno affreschi di grande importanza. Oggi utilizzata come auditorium, posta nella parte sud-ovest del borgo la Chiesa di santa Caterina, alla quale era annesso il convento delle terziarie francescane. All’esterno delle mura, di epoca quattrocentesca, la Chiesa di san Rocco, con facciata a capanna, ornata da una grata in ferro battuto e preceduta da un portico a trasanna.
Da un lato il fiume Nera che in questo tratto scorre tra ripidi versanti ricoperti da boschi ha creato nel corso dei millenni uno dei complessi vallivi più belli ed interessanti d’Italia, la Valnerina; dall’altro l’uomo, con le sue esigenze di sopravvivenza e di difesa, ha arricchito il luogo creando uno dei più limpidi esempi di castello di poggio. Gli abitanti di Vallo di Nera hanno conservato con amore e dedizione il borgo, tanto da far meritare al paese l’onore di rientrare fra “I borghi più belli d’Italia”.
Il territorio di elevato pregio paesaggistico ed artistico comprende i castelli e le ville di Meggiano, Piedipaterno, Geppa, Paterno, Monte Fiorello, Piedilacosta, La Pieve, Le Campore, Borbonea, Roccagelli.
Percorrendo la strada montana che anticamente collegava Vallo di Nera e la Valnerina con Spoleto ed il resto dell’Umbria, si può osservare l’antica struttura di questo territorio fatta di architetture vegetali, come le splendide querce ultracentenarie lungo il percorso, ed umane, come i piccoli borghi, le pievi solitarie e le edicole votive.
Proprio i pastori di Vallo di Nera sono gli antichi, ed ormai celebri, depositari della tradizione orale della Valnerina fatta di filastrocche, canti di lavoro, racconti iperbolici, che meritano di essere ascoltati da chi voglia scoprire i segreti della Valnerina. La Casa dei racconti nasce come un centro di ricerca e documentazione con lo scopo di far conoscere questo patrimonio immateriale.
Fra i prodotti di Vallo di Nera il formaggio merita un posto particolare. Ogni anno si svolge a giugno Fior di Cacio, kermesse gastronomica in cui è possibile degustare tutte le varietà di formaggi di Vallo di Nera e della Valnerina. Altre delizie della zona sono: la trota, il tartufo, il miele ed i salumi.
Da non perdere:
·Chiesa di San Giovanni
·Chiesa di Santa Maria Assunta
·Chiesa di Santa Caterina
·Chiesa di San Rocco
·La Casa dei Racconti
Nelle Vicinanze:
·Il Borgo di Geppa
·Il Castello di Meggiano
·Il Borgo di Montefiorello
·Paterno
·Piedipaterno
·Sant’Anatolia di Narco
·Cerreto di Spoleto
·Scheggino
·Poggiodomo
Itinerari suggeriti:
·Vallo di Nera e Cereto di Spoleto - itinerari e luoghi del l`arte in Valnerina
·Vallo di Nera e Cerreto di Spoleto - L’itinerario dei Castelli della Valnerina
·Tra Cielo e Terra: Gli itinerari del Sacro in Valnerina
Proposte per il Trekking:
·Il Fosso di Roccagelli
·La Vecchia Strada per l`Abbazia di San Felice
·l`ex-Ferrovia Spoleto - Norcia
Scopri in un video fotografico il borgo di Vallo di Nera>>>